A cura di Silvia Cirelli
3 VIDEO • 15-18-21 MAGGIO 2024
Un evento che da anni affianca la manifestazione Fare i conti con l’Ambiente è la rassegna d’arte Emergenze Creative, curata da Silvia Cirelli, un progetto composito che sottolinea quanto l’ambiente sia un tema sempre molto sentito nell’ambito dell’arte contemporanea internazionale.
Video 1 • Servet Kocyigit

99 Years – 2014
Video HD con audio colore, suono, 8’09” • 2014 • Courtesy dell’artista
Il video 99 years dell’artista turco Servet Kocyigit suggerisce il complesso tema della creazione del pianeta ma soprattutto degli equilibri, la cura e la premura che bisogna mantenere per poterlo salvaguardare. L’artista recupera l’elemento simbolico del globo che viene letteralmente creato da una figura che offre la lana e da un’altra che, arrotolandola, le concede la vita.
Nasce così una creazione silenziosa ma estremamente densa, che, sospesa in un non luogo senza tempo, richiama le dinamiche di preservazione, riguardo e difesa. La ripetizione del gesto, la sua lenta trasformazione e il ritmo magnetico si consumano quasi magicamente, conferendo un’accezione rituale all’intera scena. Una soave melodia accompagna questi liturgici movimenti, enfatizzando la percezione di una necessaria cura, che però può essere ipotizzata solo in un’unione di forze, una responsabilità collettiva.
Video 2 • Maïmouna Guerresi

Rûh, 2019
Video HD con audio, 7’40” • Copyright ©Maïmouna Guerresi. Courtesy of Mariane Ibrahim (Chicago, Paris, Mexico City)
Da sempre l’artista italo senegalese Maïmouna Guerresi invita a un dialogo allusivo fra cultura europea e quella africana, accompagnando lo spettatore nella complessità del sincretismo identitario. La ricerca d’intimo dialogo con gli elementi naturali e la simbologia del ramo o dell’albero – trasfigurazione della forza generatrice della Natura – sono da sempre punti focali della sua ricerca artistica.
Il video Rûh, (spirito, anima) è girato in Senegal, alle porte della città santa di Touba. La sacralità del luogo però, si scontra con la trascuratezza che lo circonda: edifici abbandonati, come fossero rifiuti architettonici di un violento colonialismo, ma anche e soprattutto, discariche a cielo aperto, dove ininterrottamente bruciano scorie pericolose, rilasciando nell’aria nuvole tossiche altamente dannose.
Il problema dell’inquinamento, purtroppo, grava da decenni su molte realtà africane, e l’esplorazione dell’impatto ambientale che sta stravolgendo intere aree geografiche sembra non trovare la giusta attenzione. In Rûh, il contrasto fra il canto rituale in sottofondo, il rumore di rifiuti che bruciano, i sacchi neri di plastica che fluttuano, sembra soffocare una natura ferita ancora una volta dall’uomo, una natura che sta perdendo la propria bellezza vitale.
Video 3 • Icy e Sot

Plastic Shells, 2017
Video HD con audio, 1’45” • Courtesy e credits degli artisti
Il duo iraniano Saman e Sasan Oskouei, in arte Icy & Sot, sono due fratelli che da anni si occupano di arte urbana e progetti legati a ciò che definiscono “giustizia ecologica”. Il video “Plastic Shells”, così come gran parte del loro repertorio multimediale, si concentra con pungente ironia sull’infinito binomio uomo / natura, smascherando le drammatiche conseguenze della prevaricazione dell’uomo sulla natura. Recuperando la gestualità di un’azione che chiunque di noi ha fatto, almeno una volta nella vita, e cioè ascoltare il mare attraverso una conchiglia, gli artisti mettono in scena uno sconfortante inganno.
Seguiamo la protagonista nella piacevole passeggiata in riva al mare, e quando lei raccoglie due conchiglie dalla sabbia, ci viene spontaneo ricordare col sorriso a tutte le volte che da piccoli l’abbiamo fatto anche noi. Ma questo candido ricordo si spezza non appena la ragazza avvicina le conchiglie alle orecchie: non sentiamo la dolcezza delle onde, quanto invece lo stridente rumore di plastiche che si accartocciano su se stesse, un suono irritante e fastidioso, che denuncia una triste verità: la plastica ha pian piano preso il posto dell’ecosistema marino.